Ogni postura dovrebbe essere approcciata come se la stessi facendo per la prima volta. Non deve essere una semplice ripetizione di ciò che sai e neppure un’anticipazione, altrimenti si rischia di ripetere i movimenti come ripetizione e inconsapevolmente.

Corpo e mente sono coinvolti entrambi, sono sincronizzati.

Durante la pratica, osserva come ti senti e  gli effetti del tuo respiro sul corpo. Concentrati solo sulle posture che sei in grado di fare, senza forzare.

Porta consapevolezza a quello che il corpo sta facendo, ascoltalo. 

La pratica infatti può essere vista come un dialogo con il corpo, in cui tu sei l’ascoltatore, e quando cominci a sentire, allora possono avvenire molti cambiamenti. 

E’ come ascoltare il tuo migliore amico, sicuramente ti potrà dare ottimi consigli.

Quindi in sostanza:

  1.   Respira profondamente e regolarmente, non trattenere il respiro
  2.   Focalizza la mente sulle parti del corpo che si stanno muovendo e quelle che non si stanno muovendo. Porta la tua attenzione sul momento presente. Poi porta l’attenzione al respiro e seguilo, osservalo.
  3.   Muoviti lentamente e con una mente attenta. Non accelerare se ti stai muovendo da una postura ad un’altra.
  4.   Entra nelle asana e vai fino a quando ti senti confortevole, il dolce sentire dei muscoli che si allungano va bene ma ricordati che il dolore è il modo naturale con il quale il corpo dialoga con noi possiamo addentrarci senza andare troppo lontano.
  5.   Usa un’inspirazione per sollevarti e aprirti nell’asana e l’espirazione per piegarti e rilassarti nella stessa.

    Cosa indossare?

    Usa un abbigliamento confortevole, prediligendo materiali come il cotone o altri materiali organici come il lino; se fai una pratica yoga asana dinamica usa un abbigliamento che possa aderire al corpo in modo dolce.

    Lo yoga si pratica sempre scalzi, per facilitare l’aderenza al tappetino e riuscire a mantenere stabilità.

    Cerca di mantenere quello che indossi solo per la tua pratica.

    Il bianco è il colore che contiene tutti gli altri, se puoi usalo come abbigliamento della pratica.  Tradizionalmente il bianco rappresenta integrazione, equilibrio e armonia perché rischiara di più sia la mente sia il carattere. 

    Che tipo di attrezzatura mi serve? 

    • Un tappetino che faccia grip 
    • Una coperta
    • Due blocchi 
    • Una cintura 

     Quando non praticare?

     Le istruzioni su Yoga Ritual Magazine possono essere seguite dalla maggior parte delle persone che non presentano problemi fisici particolari. Tuttavia ci sono alcune condizioni in cui è meglio non praticare ed è necessario rivolgersi a un medico o un insegnante di yoga qualificato in presenza o in streaming che possa capire quali pratiche siano idonee in base alla propria condizione fisica.

    Se hai delle condizioni mediche specifiche, consulta il tuo medico prima di praticare.

    Prendi consiglio da un insegnante di yoga qualificato sulle posture che dovresti modificare o evitare nel caso di traumi o infortuni o condizioni fisiche particolari.

    Le donne nel periodo delle mestruazioni devono evitare le posizioni invertite, come ad esempio Shirshasana che è un asana sulla testa, o Shalamba Sarvangasana ossia la candela ed in generale tutte quelle posizioni che hanno la zona delle pelvi sopra la testa nei primi 3 giorni di ciclo.

    Le donne incinte possono praticare yoga, anzi è di grande giovamento, ma devono evitare le posizioni di torsioni ed essere seguite da un insegnante. In accordo a B.K.S Iyengar, tutte le posture possono essere praticate nei primi 3 mesi di gravidanza.

    Senti sempre tu stesso se una postura o una pratica e fa bene per te, diventa osservatore di te stesso.

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